A Filippo Crema la Green Jacket del Master di Ca’ Amata!

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Ad Augusta in Georgia lo spagnolo Sergio Garcia e l’inglese Justine Rose stavano ancora lottando per la conquista della prestigiosa Green Jacket, quando al circolo di Ca’ Amata di Castelfranco Veneto i giochi erano già fatti. La decima edizione del Master voluto dall’infaticabile Adriano Bianco insieme a Gianni Favretto che con gli gnocchi di mamma Emma sponsorizzano il primo dei major del circolo presieduto da Diego Carron, le classifiche finali erano ormai definitive. Dopo una battaglia di due giorni su un campo in condizioni strepitose allietato da uno splendido sole è stato Filippo Crema ad aggiudicarsi la Green Jacket voluta da Adriano, forse meno prestigiosa di quella di Augusta, ma sicuramente molto ambita. Basti pensare che a disputarsela sono stati quasi centocinquanta giocatori di cui una trentina provenienti da altri circoli. Molti i premi nelle varie categorie sul netto ma quello più prestigioso per l’occasione non poteva essere giocato che sul lordo. Filippo Crema con 146 colpi (75,71) ha distanzato di ben tre colpi Alberto Giampà 149 colpi (75,74) e Daniele Vit sceso da Castel D’Aviano per tentare il colpaccio. Subito dietro si sono classificate le sorelle Zanusso: per Giulia 150 colpi e 151 per Anna.

Alla consegna, come vuole la tradizione, è intervenuto Giovanni Bellio che non ha potuto partecipare alla competizione e difendere il titolo in quanto lunedì era atteso alla facoltà di Ingegneria per sostenere un esame. Soddisfatto Filippo Crema che da quest’anno ha lasciato il circolo di Asiago ed è venuto a rinforzare la nutrita pattuglia dei giovani agonisti di Ca’ Amata. Per non parlare poi dell’entusiasmo di Adriano Bianco per il successo di una manifestazione che cresce di anno in anno. Si è poi passati alle premiazioni della varie categorie con Diego Carron vincitore in prima, particolarmente emozionato perché ci teneva molto a questo successo per poterlo dedicare alla moglie Monica Masin. Secondo un eccellente Franco Cinel davanti ad Alberto Giampà. In seconda categoria è stata quasi lotta in famiglia tra la giovanissima Chiara Guglielmin ed il nonno Dino Munaretto. Ha vinto la promettente ragazzina mentre il secondo posto è andato ad Alessandro Bin e un soddisfattissimo Munaretto si è dovuto accontentare della medaglia di bronzo. Finale a sorpresa in terza categoria dove il terzetto che guidava la classifica dopo il primo giorno ha ceduto clamorosamente lasciando spazio all’exploit dei giovanissimi Edoardo Bonaguro, primo posto per lui, e Giulio Caminiti, secondo, mentre un sorpreso Romeo Rossl ha conquistato un insperato terzo posto grazie ad una prestazione regolarissima. Premi speciali per il primo junior Antony Brion, la prima lady Margherita Ruo e il primo senior Antonino Ursino, mentre il Nearest to the pin al par 3 della buca 13 è stato vinto da Arianna Carron. A Marino Bergamin, uno dei più forti mancini tra i seniores del Nordest, è andata invece la Cuore Cup la cui classifica era determinata dal risultato ottenuto sul Netto Stableford nella due giorni di gara a cui andavano aggiunti i punti conquistati nel Tiro al Bersaglio, dove ha dimostrato una precisione chirurgica.

Nel corso della premiazione Adriano Bianco ha voluto sottolineare l’apprezzamento per il lavoro del green keeper e dei suoi collaboratori, ma anche di tutto lo staff della Segreteria con la responsabile Tiziana Zago, Gianni Bregolin e Anna Giorgia Zanatta, oltre ai volontari che per l’occasione si sono prestati a fare da starter.

A conclusione delle due giornate di gara non poteva mancare il gran finale con la cena graditissima offerta a tutti i partecipanti da Master curata con passione da Egidio Fior.