A Giovanni Bellio la Green Jacket del master di Ca’ Amata.
Ci sono voluti i play off anche quest’anno per decidere il vincitore della nona edizione del master di Ca’ Amata. Giovanni Bellio che aveva concluso la gara su 36 buche alla pari con Anna Zanusso, ha dovuto poi sfidarla ai play off sul par 5 della buca 1 per poter indossare la mitica giacca verde messa in palio dalla Master di Adriano Bianco e Gianni Favretto. L’anno scorso invece era toccato a Bellio cedere ai play off ed essere battuto da Alberto Bianco che quest’anno non ha potuto essere presente in quanto impegnato negli studi negli Stati Uniti.
La gara che si è svolta sabato 9 e domenica 10 aprile a Ca’ Amata, è il primo major della stagione ed ha visto una partecipazione massiccia di giocatori che hanno resistito impavidi anche di fronte alle avverse condizioni atmosferiche di sabato, salvo essere poi premiati domenica con una splendida giornata di sole. Del resto il trofeo Master è considerato un appuntamento tra i più prestigiosi a cui non si può mancare perché non solo è in palio la mitica giacca verde confezionata con lo stesso stile di quella che domenica sera ha indossato Danny Willet al termine dell’Augusta Masters, ma anche perché il nome dei vincitori nelle varie categorie viene inciso nel caratteristico tabellone posto in club house.
La vittoria di Bellio, che come la sua rivale ha concluso le 36 buche in stretto par del campo, non è stata semplice perché Anna Zanusso, in vantaggio dopo il primo giro, è stata costretta ai play off dopo aver sbagliato il putt all’ultima buca della seconda giornata di gioco per cedere definitivamente il titolo nello spareggio. Di sicuro avrà modo di rifarsi anche se oltre a Bellio a Ca’ Amata sta crescendo un gruppo di giovani talenti curati dal maestro scozzese Kevin Smillie davvero interessante. Ne è la dimostrazione la classifica delle prime tre posizioni nel netto di prima categoria con la vittoria del talentuoso Filippo Crema davanti ad Anna Zanusso e a Nycola Brion. Ma che dire di Chiara Guglielmin, 11 anni appena, che ha sbancato in seconda categoria superando di ben 4 colpi Mauro Toigo, autore di una eccezionale rimonta, e Gianni Sagui. In terza categoria ha vinto Margherita Ruo, una vera e propria rivelazione ultimamente a Ca’ Amata, su Stefano Trentin e Antonio Campagnolo, approfittando dell’inaspettato cedimento di Daniele Della Giustina che aveva accumulato un bel vantaggio al termine della prima giornata. Premi speciali per Matteo Pizzinat, primo junior, Anna Guglielmin, prima lady e Dino Munaretto, primo senior, Nearest to the Pin Franco Matteo. Infine da segnalare che Filippo Crema, si è aggiudicato anche la grande Coppa Cuore rappresentata dalla somma dei punteggi ottenuti in campo, nella gara sul putting green e nel tiro alla bandiera da 50 metri.
Al di là dei risultati sportivi la gara è stata soprattutto una grande festa come ha voluto sottolineare al momento della premiazione Adriano Bianco. Un omaggio anche ad una azienda di prodotti alimentari diventata famosa ed apprezzata grazie ad una lunga storia di innovazione e lavoro che ha puntato tutto sulla qualità dei suoi prodotti, come gli gnocchi di “Mamma Emma”. E la storia di Master è stata raccontata anche in un prezioso libro scritto da Lorenzo Parolin con la prefazione di Luca Sardella, che è stato consegnato a tutti i partecipanti alla gara.
Adriano Bianco ha avuto parole di ringraziamento per il duro lavoro di tutto lo staff della segreteria oltre che del greenkeeper e dei suoi uomini che hanno saputo sistemare il campo in modo splendido. Non sono mancati poi il saluto del presidente del circolo Diego Carron e i premi ad estrazione tra cui gli occhiali messi in palio da Andrea Sanna.
Per l’anno prossimo sono già annunciate delle novità come la cena dedicata a quanti hanno conquistato negli anni la giacca verde e una gara sui par 3. Perché in fondo Ca’ Amata vuole davvero diventare nello spirito di amicizia che anima il circolo, la piccola, grande Augusta del Nordest.
Clicca qui per visualizzare la galleria foto delle premiazioni.
